Quando vacanza su un'isola prevede l'utilizzo di una imbarcazione, vuoi che sia uno yacht o una barca da pesca o un altro tipo di natante, diviene fondamentale conoscere e disporre di un' àncora o più tipi di àncore. E' questo il caso dei villeggianti che giungono in vacanza all'isola d'Elba e che si ritrovano ad utilizzare barche in generale, gommoni e motoscafi. Se si ha infatti intenzione di muoversi lungo le coste di questa meravigliosa isola un'ancora diventa un oggetto indispensabile. Ma perché? A cosa serve l'ancora? Generalmente si tratta di un oggetto di un certo peso in grado di trattenere un'imbarcazione al fondale. Essa è collegata alla barca attraverso una cima. Si tratta di un oggetto davvero antico, che già veniva utilizzato da popoli come i Greci e i Romani, civiltà antiche che hanno fatto la storia grazie anche alle loro flotte e alle loro battaglie navali.
Si tende a dividere le ancora in tre macro gruppi: provvisorie, permanenti e galleggianti. Le prime vengono sollevate a bordo nel corso della navigazione e poi rigettatale in mare all'occorrenza. Le ancore permanenti vengono utilizzate nei casi in cui un'imbarcazione in linea di massima non si debba muovere e abbia quindi bisogno di mantenere una certa posizione nonostante diversi fattori, come ad esempio condizioni meteo avverse. Sono queste le ancore che vengono utilizzate nei casi di piattaforme petrolifere o pontili galleggianti. L'ancora galleggiante viene invece utilizzata quando ancorare un'imbarcazione al fondo diviene difficile se non impossibile: è questo il caso di acque molto profonde. In tale situazione l'ancora viene utilizzata come una sorta di rimorchio, per non far allontanare troppo la barca in caso di maltempo.
Esistono differenti tipi di ancore anche a seconda del fondale in cui si intende utilizzarle.
L'ancora più classica risulta essere senza dubbio quella d'Ammiragliato, anche se di un certo peso e di una certo ingombro. Per sopperire almeno parzialmente a tali problemi è da preferire la tipologia con ceppo sfilabile. Si tratta di un'ancora ottima per qualsiasi fondale e si dimostra migliore rispetto alle altre soprattutto in presenza di molte alghe. Non è forse il modello ideale per chi ha una piccola imbarcazione e deve utilizzare le proprie braccia e la propria forza fisica per riportare l'ancora a bordo. Sui fondali sabbiosi tende a scivolare, senza aggrapparsi bene al terreno. In caso di venti forti si rivela invece perfetta.
L'ancora CQR, detta anche a vomere o ad aratro, è tra le più utilizzate e sovente viene impiegata come ancora primaria. Si tratta di un oggetto non molto ingombrante e con un'ottima tenuta nel caso di fondali sabbiosi o con presenza di ciottoli. La sua forma riduce notevolmente i rischi di ammaraggio. Tra i suoi difetti vi è il fatto che nel caso di un terreno pieno di alghe la presa sarà molto difficile.
La Danforth è invece un'ancora piatta, a marre articolate e si comporta molto bene con fondali sabbiosi e fangosi. E' quindi considerata un'ottima alternativa da utilizzare nei mari italiani. Purtroppo la sua tenuta è mediocre nei casi di folta vegetazione e un po' scadente su fondi di roccia e grossi sassi; è quindi consigliato il suo utilizzo come ancora secondaria, da possedere e avere in casi particolari. Perché le sue prestazioni siano al meglio è necessario controllarla periodicamente e svolgere attività di manutenzione.
La Hall, come la Danforth, è un'ancora a marre articolate, ma è priva di fuso. Si tratta di un'ancora parecchio pesante che proprio a questo dettaglio deve la sua buona qualità di tenuta su differenti tipi di fondali. Non è la più indicata nel caso di fondi ciottolosi o ricchi di vegetazione ma è ottima su gommoni, navi, yacht e battelli.
Un'ancora creata solo recentemente ma comunque molto valida, è la Bruce. Essa venne ideata inizialmente per le piattaforme petrolifere ma grazie alle sue qualità si è presto diffusa tra le varie imbarcazioni. Quest'ancora affonda saldamente in fondali sabbiosi o fangosi e a parità di peso e di lunghezza di catena rispetto ad ancore simili si comporta meglio, per via della sua presa più forte. Essa è costituita da un'unica marra fissa e da due larghe orecchie che si aprono come ali di farfalla. Essendo coperta da brevetto costa di più rispetto ad altre ancore.
Il Grappino è un'ancora con quattro marre richiudibili, perfetta per imbarcazioni come i gommoni. In posizione di riposo le marre sono raccolte intorno al corpo centrale e tenute insieme da un piccolo blocco, lo stesso che all'occorrenza aiuta a tenere aperti i quattro bracci. Ha una buona tenuta sui fondali rocciosi ma non può essere considerata un'ancora di posta.
Insomma, chiunque voglia viaggiare per mare e possieda un'imbarcazione, non può fare a meno di possedere un'ancora. Piccola dritta: è meglio averne sempre più d'una a bordo in quanto i differenti fondali potrebbero richiedere soluzioni diverse. Inoltre può capitare in casi estremi di dover abbandonare un'ancora in mare, perché incagliata nel fondale o con difficoltà a risalire a bordo: in quel caso una soluzione d'emergenza in vista di altre soste ed altri movimenti è d'obbligo. E' bene comunque scegliere le proprie ancore in base al tipo di necessità che si hanno ed al tipo di imbarcazione che si possiede e che si desidera utilizzare.