Il canale che unisce l'Italia all'isola d'Elba è largo poche miglia, distanza che viene coperta da un servizio traghetti e aliscafi di quattro diverse compagnie marittime. Le corse sono più frequenti nella bella stagione. In estate il transito di passeggeri da Piombino ai porti dell'Elba, Cavo, Portoferraio e Rio Marina, è piuttosto elevato con punte di traffico che si aggirano sulle 60.000 persone e 5.000 auto giornaliere. L'attraversamento dei mezzi gommati avviene su traghetto ed è assoggettato a precise regole di imbarco e stazionamento.
Il personale delle navi traghetto effettua le operazioni di check-in prima dell'imbarco e ogni compagnia stabilisce con quanto anticipo sull'orario di partenza bisogna presentarsi sul piazzale per i controlli, particolarmente importanti quando si viaggia con l'auto al seguito. Infatti i veicoli devono essere tutti presenti al momento dell'imbarco, che non avviene in ordine cronologico di arrivo, ma secondo precise disposizioni del comandante della nave o del suo secondo. Questi decidono su quale ponte del garage della nave va sistemato ogni singolo veicolo, in quanto la corretta distribuzionie del carico serve a non compromettere la stabilità della nave soprattutto in condizioni meteo avverse. I veicoli alimentati a gas liquido vanno dichiarati all'atto della prenotazione e all'imbarco devono avere il serbatoio quasi vuoto. L'autovettura entra in garage col solo autista, camper, fuoristrada e furgoni di altezza superiore ai 220 cm da terra devono essere dichiarati al momento della prenotazione.
Le procedure per imbarcare camper e caravan non variano di molto, questi mezzi vengono fatti sostare sui ponti esterni del traghetto (garage open deck) e il servizio viene fornito unicamente nei mesi estivi nell'ottica di condizioni meteo più favorevoli. Non è permesso svuotare il deposito delle acque sporche presente su camper e caravan poiché a bordo non esistono punti attrezzati a tale scopo.
Gli animali, se presenti, devono essere portati sui ponti esterni.Tutti i veicoli sono disposti su più file parallele lasciando lo spazio necessario per poter aprire gli sportelli. Gli automezzi, inoltre, vanno lasciati parcheggiati col freno a mano e con la marcia inserita e l'ingresso dei passeggeri a piedi avviene dai portelloni laterali, che consentono di raggiungere i saloni dai corridoi pedonali. Una volta partita la nave, non è più consentito raggiungere il proprio mezzo nel garage. E' proibito inoltre imbarcare sostanze esplosive e per quelle che possono costituire un pericolo bisogna dare notizia al comandante.
Il traghetto è il mezzo progettato e costruito per il trasporto su mare di mezzi gommati, stivati in spazi specifici detti garage. Passenger-car-ferry sulle tratte brevi, la sua ideazione ha risolto la problematica del trasbordo dei veicoli ed è considerato un mezzo strategico nel novero delle infrastrutture del sistema di trasporto. Garage, ponti di accesso, ponti mobili ( car deck) ne hanno aumentato nel tempo la capacità rispetto al numero di veicoli che è possibile imbarcare e che, sulla rotta per l'Elba, va dai 60 ai 300 a seconda della stazza e della lunghezza del traghetto.
Le sue origini si devono alla necessità di traghettare i treni da una sponda all'altra dei fiumi ed è possibile datarle già nel 1851. La seconda guerra mondiale, con la necessità di trasportare via mare i carri armati potenziò il sistema che venne ulteriormente specializzato negli anni '40 e '50 perfezionando via via le operazioni di carico, stivaggio e sbarco per semplificarle e ridurne i tempi. Basti pensare che fino all'inizio degli anni '50 le auto venivano caricate su gru, e solo nel 1953 fu inaugurato a Dover il primo car-ferry e, da quell'epoca, lo sviluppo della rete stradale ha incentivato l'aumento del turismo e la crescita esponenziale di passeggeri con auto al seguito: la presenza di due portelloni mobili, uno a prua ed uno a poppa, che velocizzano al massimo l' attracco, non essendo necessario fare manovra in porto per girare la nave e consentire lo sbarco, finì per caratterizzare il traghetto e renderlo insostituibile. Nei decenni però non sono mancati gli incidenti, anche gravi e con vittime, che hanno portato alla emanazione di una serie di norme che riguardano la costruzione dei nuovi traghetti, l'adeguamento di quelli più datati, e la movimentazione dei mezzi durante il servizio. Le Solas ( Safery of life at Sea) costituiscono l'insieme delle convenzioni emesse dall' IMO, Organizzazione Marittima Internazionale che si occupa della sicurezza del trasporto marittimo mondiale e, in particolare, della salvaguardia della vita in mare. L'organizzazione, che è parte dell'ONU, studia i punti critici del trasporto in mare, soprattutto nell'evenienza di indagini su incidenti, ed emette Convenzioni, che mirano ad aumentare la sopravvivenza in caso di incidente, e misure contro le deficienze impiantistiche e strutturali. I costruttori e le compagnie navali devono uniformarsi previo il recepimento della Convenzione da parte dei singoli Stati nazionali. La SOLAS '74 viene ritenuto il più importante trattato ai fini degli standard di sicurezza e prevenzione. Stabilito che la maggiore criticità riguarda la sicurezza e lo stivaggio del carico, da questa risoluzione e dagli emendamenti che si sono aggiunti negli anni, sono state rafforzate le cautele sulla chiusura dei portelloni, le misure antiallagamento e quelle antincendio con la previsione di indicatori sul ponte di comando e in timoneria, l'installazione di sistemi a circuito chiuso, l'obbligo di segnaletica acustica e visiva.