In una terra piccola, o isolata dal resto della nazione dal mare, le tradizioni popolari assumono un significato molto pregnante e decisivo. Con il passare degli anni e dei decenni, esse si radicano nelle nuove generazioni; ricordo e tradizione diventano il leitmotiv.
È questo il caso della Festa del Cavatore che viene ogni anno celebrata sull'Isola d'Elba, nella domenica che precede la Pentecoste.
La Festa in questione vuole ricordare tutti quegli uomini che hanno consumato i loro corpi e le loro vite in un mestiere faticoso e che ha permesso all'Isola di primeggiare economicamente: quello del minatore, del picconiere, del carrettaio. In un termine, il mestiere di colui che doveva estrarre dalla roccia i minerali: il cavatore, appunto.
Un lavoro massacrante, a contatto con la terra più ostile, con la roccia, e la costante oscurità: notte era quando essi si alzavano per raggiungere le miniere, e notte era quando uscivano dalle viscere della terra. Gli Omini della Vena, così venivano chiamati popolarmente questi lavoratori.
E così ogni anno, nella domenica che precede la Pentecoste, un gruppo di uomini vestiti da minatori percorrono le strade della città di Capoliveri, cantando la "Romanza del Cavatore", e portando con sé un sacchetto contenente il frugale pasto.
La giornata prosegue con la messa in ricordo di coloro che hanno perso la vita sul lavoro, dopo di che vengono conferite medaglie ad alcuni ex cavatori. A seguire, pienamente conforme allo spirito gioioso delle tradizioni dell'isola, molta musica e un lauto rinfresco.
L'obiettivo della Festa del Cavatore è quella di ribadire l'importanza dei valori sui quali si fonda la cultura di Capoliveri e delle altre città dell'isola: quelli del lavoro, del sacrificio, della costanza e dell'applicazione. Ogni anno le nuove generazioni partecipano a questa celebrazione dell'eroismo dei loro predecessori, e ne omaggiano il ricordo.
Negli ultimi anni la Festa del Cavatore si è ampliata, e spesso vi partecipano anche dei gruppi musicali più o meno celebri, richiamando sempre più turisti e giovani dalle città vicine e anche dall'Italia.
Inoltre, su prenotazione, è possibile effettuare delle visite guidate alla Miniera del Calamita Ginepro, durante tutto lo svolgimento della festa, che normalmente si protrae per quattro giorni.