Con alle spalle l'abdicazione dal trono di Imperatore dei Francesi e la decisiva sconfitta nella battaglia di Lipsia, Napoleone Bonaparte giunge a bordo della fregata inglese Indomable sull'Isola d'Elba, luogo predestinato per il suo esilio. E' il 4 maggio del 1814 e Napoleone ha davanti a sè un lungo periodo da vivere lontano dalla sua adorata Francia.
La fregata inglese "Indomable" raggiunse Portoferraio nel pomeriggio del 3 maggio, ma lo sbarco fu programmato per il giorno successivo. A bordo della nave, oltre a Napoleone Bonaparte, erano imbarcati tutti i suoi più stretti collaboratori, i quali furono accolti dal sindaco dell'Isola, così come riportano i suoi appunti sull'evento.
Una volta preso possesso della sua nuova dimora, Napoleone volle lasciare immediatamente la sua impronta, elargendo donazioni alla popolazione più povera ed avviando una serie di lavori per migliorare la vita spartana dell'Isola. I primi progetti riguardarono proprio le strade di Portoferraio, che vennero prontamente allargate dove esistenti, o costruite dove mancanti per permettere i collegamenti necessari con le varie parti dell'Isola e con le miniere di ferro all'epoca esistenti.
Napoleone prese casa nella Palazzina dei Mulini. A sua disposizione aveva un'esigua somma di denaro e la sua dimora dimostrava la sua vita piuttosto spartana condotta sull'Isola. Dall'Isola d'Elba l'ex Imperatore fece partire numerose lettere per la moglie Maria Luisa d'Asburgo, invitandola a raggiungerlo insieme al loro bambino. Per la stessa Maria Luisa, Napoleone fece preparare un apposito palazzo, ma la moglie non lo raggiunse mai. A raggiungerlo sull'Isola fu, invece, la storica amante Maria Waleska.
Lo spirito di un grande Imperatore, però, non poteva essere intrappolato in un'isola così piccola, peraltro molto vicina alle coste francesi. Nell'arco di pochi mesi, infatti, Napoleone iniziò a manifestare un certo disagio e ad ordire il suo ritorno. Il 26 febbraio del 1815 Napoleone si imbarcò segretamente su una nave in partenza da Portoferraio e sbarcò in territorio francese, dove fu accolto come un eroe dai soldati inviati sul luogo per procedere al suo arresto. Il suo ritorno sulla scena internazionale, però, non fu destinato a durare che soli cento giorni, concludendosi tragicamente sul campo di battaglia di Waterloo il 18 giugno 1815.